Sono sparita, ma vi spiego perché...

E’ un po’ complicato spiegare certi avvenimenti, senza scendere nello specifico, ma ci proverò.

Ho aperto questo blog e prima ancora il canale YouTube, perché mi si prospettavano momenti difficili e avevo bisogno di una divertente distrazione. Ero convinta che, una volta immersa nella confusione più totale, avrei utilizzato questo salvagente per aggrapparmi ad esso e concentrarmi su qualcosa che mi piace fare.
In realtà, una volta che mi sono trovata in mezzo al mare di incertezze, mi sono raggomitolata in un angolo e ho lasciato che tutto intorno accadesse qualsiasi cosa, senza badare a salvagenti o a progetti in corso.

Sono ancora fermamente convinta di procedere con i miei progetti e nel tempo che sono “scomparsa” ho messo giù qualche idea, solo che non sono emotivamente in grado di realizzarla ora.
Ogni giorno mi riprometto di “fare questa o quella cosa” e ogni giorno trovo un’alternativa apparentemente più urgente. Ma per l’appunto è tutta apparenza.



Anche se pensavo di essere pronta, anche se leggevo ovunque consigli tipo “fissati degli obbiettivi cerca di avere progetti” che ti distraggano da quel particolare momento di malinconia, tristezza e difficoltà, in realtà non esiste obbiettivo o progetto che ti faccia passare il malessere.
Perché quando si sta emotivamente male, quando si sentono solo solitudine e disperazione, la cosa giusta da fare è viverli. 
Si esatto, la distrazione è sono il procrastinare un momento che deve arrivare, un dolore che devi sentire se vuoi che passi.
La cosa brutta è che non sai mai quanto durerà, non puoi fare il conto alla rovescia, ma la mia personale esperienza mi ha insegnato che all’inizio tutti i giorni sono brutti e difficili, poi c’è qualche giornata decente, poi ce n’è qualcuna in più e un giorno ti svegli e pensi “oh… ieri non ho mai pianto…!” ed è quello il momento in cui capisci che ce la puoi fare.



Certo, di giorni schifosi ce ne saranno ancora, di momenti in cui non riesci a fermare le lacrime e credi di essere precipitata nuovamente nel tuo malessere, ti sorprenderanno, inaspettatamente, per una banalità. E per quanto tu sappia che è banale, per quanto la tua razionalità è cosciente del fatto che è solo un momento, la tua parte emotiva è di nuovo al buio, ma non sarà sempre così.


Mi sento quindi di chiedere scusa per l’assenza… anche se magari non ve ne sarete nemmeno accorte…

Ci vediamo presto. Promesso.
E.

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